Mobbing, violenze e pressioni psicologiche sul lavoro
Stai subendo del mobbing aziendale, o altre violenze psicologiche?
Sul posto di lavoro purtroppo è comune ricevere pressioni psicologiche, violenze verbali e non solo. La legge italiana prevede gli strumenti adeguati e giusti per difenderti.
Cosa é il mobbing
Il termine "mobbing" é un inglesismo che definisce una forma di comportamento aggressivo e dannoso sul luogo di lavoro; può manifestarsi in vari modi, come molestie verbali, isolamento sociale, critiche costanti, umiliazioni e altro ancora. Si tratta di un comportamento sistematico che nel tempo danneggia psicologicamente la vittima.
Le persone bersaglio del mobbing spesso si trovano in una posizione di debolezza rispetto ai loro aggressori ed il fenomeno può avere gravi conseguenze e ripercussioni sulla loro salute mentale e fisica. Alcuni esempi di comportamenti di mobbing includono gossip dannosi, discriminazione, umiliazioni pubbliche e sabotaggio del lavoro.
Le tipologie principali di mobbing includono:
Il mobbing gerarchico, in cui il mobber è un superiore che abusa del suo potere;
Il mobbing orizzontale, praticato dai colleghi per motivi anche solo personali;
Il mobbing dal basso, in cui dipendenti mettono in discussione l'autorità del capo generando una specie di ammutinamento lavorativo mettendolo in difficoltà.
Come difendersi dal mobbing
Nonostante l'assenza di una legge specifica anti-mobbing in Italia, esistono delle norme costituzionali e civili, che fondano la tutela della salute psicofisica sul posto di lavoro, come nel codice civile l'articolo 2043 e l'articolo 2087 che impone al datore di lavoro di proteggere l'integrità dei lavoratori oppure gli articoli della Costituzione di salvaguardia del diritto alla salute e di tutela del lavoro in tutte le sue forme e applicazioni, fornendo un ulteriore fondamento legale per affrontare e combattere il mobbing sul luogo di lavoro.